marco bruschelli brasilian jiu jitsu

marco bruschelli brasilian jiu jitsu
marco bruschelli

domenica 18 aprile 2010

Gli allenamenti continuano, finalmente dopo quattro anni di tentativi riesco ad entrare in contatto con Michele Verginelli, non scrivero' qui in questo blog il perche' non riuscissi a trovare Michele, una persona ha fatto di tutto perche' questo non accadesse, per chi conosce Mike , lo chieda a lui, vi spieghera' perche'.
Non tutti sanno che io e Michele ci siamo conosciuti a Trastevere credo intorno al 1992, ( ho chiamato Michele, si era il 92) porca vacca, pensate che io ho cominciato nel 77, in quella palestra sotto terra di Agostino Moroni, il mito, lui, e la marca dei suoi guanti.
Michele arriva a Rio, come sempre aveva dimenticato qualcosa a casa..... in forma, io considero Michele il piu' grande combattente di MMA che l' Italia abbia partorito.
Il perche':
Uno dei primi a cominciare ad introdurre la lotta a terra oltre a pugni e calci, forte, preparato, intelligente, non ha mai scelto un avversario, ha sempre lottato con tutti senza scegliere, non si e' mai tirato indietro, e' forte in palestra, sul ring e nella vita, e' schietto e umile, ed infine e' mio amico, quindi penso che basti; poi se qualcuno non e' daccordo sono disponibile a spiegarglielo meglio.
La prima volta in Brasile lottera' al Meca contro Capoeira, Rafael, Michele resta chiuso in una casa nel mezzo della foresta brasiliana per piu' di un mese, si allena, mangia e dorme. Lo porto a casa dei Minota, lo sverginiamo subito, tre round con Drago, 100 chili di pugile al testosterone, 192 di altezza......alla fine mi domanda: ma chi e' il tuo amico???? mena come un fabbro e sembra di ferro.....
Lo porto a Teresopolis , ma sono in due a sfuggire ad una eventuale seduta di sparring in piedi con Michele, e non sono due qualsiasi....solo lotta a terra.........
Ok, Michele perse per decisione quell' incontro, non ci sono scuse....ma molti fattori aiutarono il destino in senso negativo.
E' tornato varie volte in Brasile, ha combattuto altre tre volte in terra brasiliana, sempre contro delle cinture nere, sempre con atleti fortissimi, ha questo record negativo in terra brasiliana, non ha scusanti e non le ha mai cercate, ma i risultati sono stati falsati da varie varianti, ma non cerchero' di spiegare niente, a questo punto si entra in un mondo di pochi, di pochissimi, cosa succede la sopra e' difficile da spiegare a chi non ci e' mai salito.
Mentre scrivo queste due righe, Michele e' ancora in concentrazione, tra tre settimane combattera' di nuovo, a Roma all' xc1, di nuovo sul ring, di nuovo un grande combattimento.

domenica 4 aprile 2010

Il lavoro a casa di Minotauro aumenta, a dicembre tentera' di nuovo di riprendersi la cintura di campione del mondo dei pesi massimi al Pride, di nuovo contro il grande Fedor.
Gli allenamenti si svolgono sempre a mezzanotte o giu' di li', vuole arrivare al giorno dell' incontro senza subire troppo le dodici ore che ci sono di fuso orario tra Brasile e Giappone, difficile e' farlo capire a mia moglie, visto che torno a casa sempre verso le cinque di mattina, dopo aver fatto con tutta la truppa un' abbondante colazione.
Grappling, boxe, muay-thai, wreastling, alleniamo tutto, ha sparring diversi per ogni modalita', si suda da morire, la stanza a strapionbo sull'oceano che ci accoglie e zeppa di gente, Rodrigo lascia entrare anche molti amici che vengono solo a guardare, quell' anno , il 2004 verso ottobre, sara' veramente l' ultima volta che partecipo attivamente alla preparazione di un atleta, ho 41 anni e scambiare in piedi con un' animale come Rodrigo lascia i suoi segni, senza contare che non perdo mai l' occasione di scambiare con Lino e Maldonato due pugili con i ferri da stiro nelle mani, ma la libine vuole il suo sfogo.
Intorno al 20 di dicembre partiamo, Narita Tokio Hotel Hilton, mancano 11 giorni alla grande sfida.
Due volte il giorno ci alleniamo, di mattina un po' di lavoro aerobico leggero , la sera guanti e ancora un po' di tecnica e preparazione strategica per la lotta.
Durante il giorno c' e' poco da fare mi giro tutti i centri commerciali pieni seppi di materiale elettronico una noia mortale.
I fratelli Minota sono assediati da decine di fans ......le giappa come le chiamiamo, sono tutte abbastanza bruttine e con le gambette storte.....mi diverto a far vedere in che stanza riposa Rodrigo e loro restano li' fuori ad aspettare vociferando come galline...
Quando usciamo per andare all' allenamento Rodrigo ci domanda come fanno a sapere sempre in che stanza sia....ne ha gia' cambiate tre!!!!!

Arriva il 31 di dicembre, nevica e fa freddo, quella notte da due metri di distanza sentii nuovamente la forza d'impatto dei pugni di Fedor, pochi sanno che Rodrigo fratturo' in due punti lo zigomo e la mascella, ha perso con onore, ma vincere Fedor e' veramente difficile l'unica cosa che lo puo' battere e' la vodca che beve anche di mattina ( l'ho visto io!!! ) ed il tempo che passera' anche a per lui.