marco bruschelli brasilian jiu jitsu

marco bruschelli brasilian jiu jitsu
marco bruschelli

martedì 25 maggio 2010

Ronaldo o meglio Jacare' mi chiama e mi chiede di raggiungerlo a Teresopolis citta' alta sopra Rio de Janeiro, si sta allenando con Vitor Belfort per la preparazione al prossimo gran prix in Giappone Pride.
Arrivo nel pomeriggio, l' aria e' sicuramente piu' fresca, tanta gente in palestra un bel casino, giornalisti, atleti, curiosi....
Alla fine della seduta, Jaca arriva mi saluta e ride....gli domando cosa avesse da ridere e lui mi risponde: Vitor ti vuole come allenatore per la prossima lotta!!!!
io ho una doppia sensazione, felice se e' vero, e preoccupato allo stesso tempo, sono in scuderia di Minotauro e il fratello Rogerio partecipa anche lui al gran Prix,
Vitor mi chiama negli spogliatoi e mi chiede di aiutarlo mi fa alcune proposte..parliamo, sono titubante lui se ne accorge, gli spiego i problema di Rogerio, ma devo decidere in fretta non posso perdere tempo, devo prendere la palla al balzo, lui e' molto famoso io faccio crescere il mio curriculum e posso imparare altre cose importanti, OK! accetto con il patto di mollare se nel percorso dovesse incontrare Rogerio. Tornando a casa chiamo Rogerio, gli spiego la cosa , lui e' contento per me capisce e si fida, io resto con la scuderia, e mai tradirei persone come Rodrigo e Rogerio.
Il giorno dopo con tutta l' attrezzatura sono di nuovo a Teresopolis, sara' un mese ricco di avventura allenamenti e tecniche diverse, un allenatore Uruguaiano mi mostrera' per la prima volta il funtional training, da quel giorno i miei allenamenti con i pesi cambieranno sostanzialmente.......
Vitor ha una grande forma fisica, lo stesso non si puo' dire del suo aspetto psicologico molto volubile, un Vitor diverso che non potevo conoscere solo con gli incontri di allenamento passati.
Partiamo per il Giappone dopo un mese, la voglia di non seguirlo e tanta, non mi fido di lui, ma vado solo per i mio curriculum.
Faccio bene, durante gli allenamenti prima della gara abbiamo nel nosto gruppo Kevin Randleman e Mark Coleman, facciamo amicizia , mi mostano alcune tecniche importanti di Wrestling da applicare nel vale tudo, ricevo un invito per gli USA che ancora oggi a distanza di cinque anni posso spendere.
La lotta con Alistar Oveering segue il suo cammino, Vitor e' l'atleta piu' forte sia tecnicamente sia fisicamente che abbia mai incontrato ( e vi garantisco che ne mancano pochi all' appello ) ma, la sua centralina non funziona, quel giorno non ha funzionato, la preparazione, la strategia, tutto, e' andato al diavolo.
Io torno a casa con un bagaglio tecnico aumentato , in sintesi ho fatto bene e siamo fuori dal gran prix senza problemi con chi mi sta a cuore veramente.

domenica 18 aprile 2010

Gli allenamenti continuano, finalmente dopo quattro anni di tentativi riesco ad entrare in contatto con Michele Verginelli, non scrivero' qui in questo blog il perche' non riuscissi a trovare Michele, una persona ha fatto di tutto perche' questo non accadesse, per chi conosce Mike , lo chieda a lui, vi spieghera' perche'.
Non tutti sanno che io e Michele ci siamo conosciuti a Trastevere credo intorno al 1992, ( ho chiamato Michele, si era il 92) porca vacca, pensate che io ho cominciato nel 77, in quella palestra sotto terra di Agostino Moroni, il mito, lui, e la marca dei suoi guanti.
Michele arriva a Rio, come sempre aveva dimenticato qualcosa a casa..... in forma, io considero Michele il piu' grande combattente di MMA che l' Italia abbia partorito.
Il perche':
Uno dei primi a cominciare ad introdurre la lotta a terra oltre a pugni e calci, forte, preparato, intelligente, non ha mai scelto un avversario, ha sempre lottato con tutti senza scegliere, non si e' mai tirato indietro, e' forte in palestra, sul ring e nella vita, e' schietto e umile, ed infine e' mio amico, quindi penso che basti; poi se qualcuno non e' daccordo sono disponibile a spiegarglielo meglio.
La prima volta in Brasile lottera' al Meca contro Capoeira, Rafael, Michele resta chiuso in una casa nel mezzo della foresta brasiliana per piu' di un mese, si allena, mangia e dorme. Lo porto a casa dei Minota, lo sverginiamo subito, tre round con Drago, 100 chili di pugile al testosterone, 192 di altezza......alla fine mi domanda: ma chi e' il tuo amico???? mena come un fabbro e sembra di ferro.....
Lo porto a Teresopolis , ma sono in due a sfuggire ad una eventuale seduta di sparring in piedi con Michele, e non sono due qualsiasi....solo lotta a terra.........
Ok, Michele perse per decisione quell' incontro, non ci sono scuse....ma molti fattori aiutarono il destino in senso negativo.
E' tornato varie volte in Brasile, ha combattuto altre tre volte in terra brasiliana, sempre contro delle cinture nere, sempre con atleti fortissimi, ha questo record negativo in terra brasiliana, non ha scusanti e non le ha mai cercate, ma i risultati sono stati falsati da varie varianti, ma non cerchero' di spiegare niente, a questo punto si entra in un mondo di pochi, di pochissimi, cosa succede la sopra e' difficile da spiegare a chi non ci e' mai salito.
Mentre scrivo queste due righe, Michele e' ancora in concentrazione, tra tre settimane combattera' di nuovo, a Roma all' xc1, di nuovo sul ring, di nuovo un grande combattimento.

domenica 4 aprile 2010

Il lavoro a casa di Minotauro aumenta, a dicembre tentera' di nuovo di riprendersi la cintura di campione del mondo dei pesi massimi al Pride, di nuovo contro il grande Fedor.
Gli allenamenti si svolgono sempre a mezzanotte o giu' di li', vuole arrivare al giorno dell' incontro senza subire troppo le dodici ore che ci sono di fuso orario tra Brasile e Giappone, difficile e' farlo capire a mia moglie, visto che torno a casa sempre verso le cinque di mattina, dopo aver fatto con tutta la truppa un' abbondante colazione.
Grappling, boxe, muay-thai, wreastling, alleniamo tutto, ha sparring diversi per ogni modalita', si suda da morire, la stanza a strapionbo sull'oceano che ci accoglie e zeppa di gente, Rodrigo lascia entrare anche molti amici che vengono solo a guardare, quell' anno , il 2004 verso ottobre, sara' veramente l' ultima volta che partecipo attivamente alla preparazione di un atleta, ho 41 anni e scambiare in piedi con un' animale come Rodrigo lascia i suoi segni, senza contare che non perdo mai l' occasione di scambiare con Lino e Maldonato due pugili con i ferri da stiro nelle mani, ma la libine vuole il suo sfogo.
Intorno al 20 di dicembre partiamo, Narita Tokio Hotel Hilton, mancano 11 giorni alla grande sfida.
Due volte il giorno ci alleniamo, di mattina un po' di lavoro aerobico leggero , la sera guanti e ancora un po' di tecnica e preparazione strategica per la lotta.
Durante il giorno c' e' poco da fare mi giro tutti i centri commerciali pieni seppi di materiale elettronico una noia mortale.
I fratelli Minota sono assediati da decine di fans ......le giappa come le chiamiamo, sono tutte abbastanza bruttine e con le gambette storte.....mi diverto a far vedere in che stanza riposa Rodrigo e loro restano li' fuori ad aspettare vociferando come galline...
Quando usciamo per andare all' allenamento Rodrigo ci domanda come fanno a sapere sempre in che stanza sia....ne ha gia' cambiate tre!!!!!

Arriva il 31 di dicembre, nevica e fa freddo, quella notte da due metri di distanza sentii nuovamente la forza d'impatto dei pugni di Fedor, pochi sanno che Rodrigo fratturo' in due punti lo zigomo e la mascella, ha perso con onore, ma vincere Fedor e' veramente difficile l'unica cosa che lo puo' battere e' la vodca che beve anche di mattina ( l'ho visto io!!! ) ed il tempo che passera' anche a per lui.

sabato 13 marzo 2010

Impossibile fare un' ora e mezza di strada per andare ad allenarmi con Cesar, nel frattempo conosco Jacare', il suo professore mi chiede di aiutarlo nella Muay- Thay, cominciamo ad allenarci insieme, dopo pochi giorni lo fanno combattere al Jungle Fight contro Macaco, troppo presto, ma conosco il suo Jiu-Jitsu, vincera' molto probabile....ordine di scuderia....scambiare in piedi, Wallid vuole cosi', e' piu' spettacolare....Jaca e' duro, scambia con carattere, ma un gancio sporco di Macaco lo atterra, Macaco vince e noi rientriamo negli spogliatoi avviliti e sconfitti, comincio a parlare con Sylvio Behring,scambiamo delle idee , mi invita ad allenarmi con lui a Recreio dos bandeirantes molto piu' vicino a casa mia a Rio.
Dopo pohi giorni mi presento in palestra e Mauricao mi informa che Sylvio sta viaggiando....ok, io comincio ad allenarmi di nuovo, dopo sei mesi Mauricao mi da' la faixa roxa...ma di Sylvio nessuna traccia, sara' casualmente in una Rio gigantesca che incontrero' di nuovo Sylvio il quale mi spiega di aver discusso con Mauricao tempo addietro, mi dice che sta dando aula nella palestra del condominio de Novo Ipanema na Barra, senza pensarci troppo, lunedi comincio ad allenarmi con lui.
Devo dire che mi trovo davanti un uomo che conosce il Jiu- Jitsu in maniera molto profonda e'un grande tecnico, allenamenti incredibili mi aspettano.
Nel frattempo mi presentano Alessio Sakara, e con lui che conosco Rodrigo e Rogerio Nogueira, iniziano allenamenti in casa di Rodrigo.....che divido con tre allenamenti con Sylvio.
Con Alessio prepariamo l' incontro al Meca, primo combattimento di Alessio in terra brasiliana, vincera' per ferita , provero' di nuovo quello che avevo provato sette anni prima a Sao Paulo giorno del mio ultimo combattimento di Vale Tudo...molta emozione e gioia!!!!
Alessio dopo quell' incontro prendera' la sua strada....oggi vive in America e si allena con la ATT.
Io continuo i miei allenamenti a casa dei fratelli Minota,con Sylvio una bella sorpresa.....mi presenta Fabinho e mi mette nelle sue mani.....Fabinho e' faixa preta quarto grado, e' tecnico alla morte e maniaco dei dettagli...comincera' una nuova storia per il mio Jiu-Jitsu.